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ENERGIE RINNOVABILI Sfoglia per argomento: Tutti gli argomenti / ENERGIE RINNOVABILI / tecnica: energia rinnovabile
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Pioppeto, le novità sui trattamenti
Per il diserbo del pioppeto e il disseccamento delle ceppaie l' Università di Perugia ha evidenziato le sostanze attive più efficaci e che determinano una minor perdita di biomassa. BIBLIOGRAFIA
L'Informatore Agrario n. 10 Supplemento Energia rinnovabile, pag. 33 del 06/03/2009
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Come avere alte rese dai pioppi
Già al secondo anno di prova le produzioni di cloni di pioppo a rapido accrescimento hanno raggiunto valori interessanti, tali da poter prevedere una loro eventuale introduzione in filiere finalizzate alla produzione di energia. Il clone AF2 è quello che ha mostrato la migliore performance produttiva (45 t/ha irrigato, 24 t/ha asciutto). BIBLIOGRAFIA
L'Informatore Agrario n. 10 Supplemento Energia rinnovabile, pag. 35 del 06/03/2009
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Residui di potatura di vite utili per fare energia
L' alimentazione delle caldaie con sarmenti di vite, in un impianto industriale e in uno aziendale, non ha creato particolari problemi dal punto di vista tecnico-meccanico. I fumi emessi dopo combustione sono nei limiti di legge in entrambi gli impianti. Rispetto al cippato tradizionale, la produzione di cenere è maggiore. BIBLIOGRAFIA
L'Informatore Agrario n. 10 Supplemento Energia rinnovabile, pag. 38 del 06/03/2009
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Agroenergie, potenziale al palo per i ritardi normativi
Speciale Energia rinnovabile - presentazione - Il XII Rapporto Nomisma sull' agricoltura italiana mette in luce come le agroenergie possano svolgere un ruolo chiave nel raggiungimento degli obiettivi di Kyoto. Serve però un sistema incentivante post 2012 certo, duraturo e sufficientemente remunerativo, ma la normativa è in forte ritardo. Lo Speciale termina con un approfondimento sulla bietola da biogas, in sostituzione del mais laddove questo è poco produttivo
L'Informatore Agrario n. 11, pag. 33 del 16/03/2012
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Agricoltura e bioenergie, il legame è sempre più stretto
Speciale Energia rinnovabile - Le bioenergie in Italia forniscono circa 6,2 milioni di tonnellate equivalenti di petrolio, pressoché il 3,5%del consumo interno lordo, ma l' agricoltura può fare molto di più. Per questo il settore attende i nuovi incentivi alla produzione di energia elettrica da fonte rinnovabile, i quali dovranno essere commisurati ai costi iniziali dell' impianto, nonché premiare la valorizzazione dell' energia termica e l' impiego di sottoprodotti, coltivazioni da filiera corta o di secondo raccolto
L'Informatore Agrario n. 11, pag. 34 del 16/03/2012
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Bietola, alternativa al mais per la produzione di biogas
Speciale Energia rinnovabile - Le prove svolte hanno fornito dati sulla produttività di biomassa a ettaro della bietola che, a seconda della località e della varietà, varia da 17 a 30 t/ha di sostanza secca, nonché sulle rese in biogas e metano dopo la digestione anaerobica, rispettivamente di 817 e 528 Nm3/t s.v. per il prodotto non insilato. La bietola, dunque, può essere un valido sostituto del mais, laddove questo sia poco produttivo
L'Informatore Agrario n. 11, pag. 39 del 16/03/2012
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Biogas, il settore è strutturato e continua a crescere
Dati del censimento Crpa aggiornati a fine 2012 - Complice anche lo scadere al 31-12-2012 del sistema incentivante basato sulla tariffa onnicomprensiva di 280 euro/MWh, quello scorso è stato un anno di forte sviluppo del biogas agrozootecnico: gli impianti sono cresciuti fino ad arrivare a 994 unità, per una potenza elettrica installata totale di 756 MWe
L'Informatore Agrario n. 11 Supplemento Energia rinnovabile, pag. 11 del 21/03/2013
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Come calcolare gli incentivi per il biometano immesso in rete
Il valore dell' incentivo per la vendita sul mercato del biometano immesso nella reti di trasporto e distribuzione del gas naturale è legato ai prezzi medi di quest' ultimo, con premi e riduzioni in base a taglia e tipo di alimentazione dell' impianto. Un meccanismo alternativo e semplificato prevede il ritiro del biometano da parte del Gse
L'Informatore Agrario n. 11 Supplemento Energia rinnovabile, pag. 11 del 20/03/2014
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Quanto biogas si può produrre in Italia
Il nostro Paese, se sfruttasse tutte le deiezioni bovine, bufaline e suine che ha a disposizione, sarebbe in grado di produrre fino a 1.830 milioni di m3 di biogas all' anno. Questo numero è ovviamente indicativo, ma dà una misura delle forti potenzialità del settore, sfruttabili sia dai grandi allevamenti sia da quelli più piccoli, qualora riescano a consorziarsi o con le tecnologie di piccola scala. BIBLIOGRAFIA
L'Informatore Agrario n. 11 Supplemento Energia rinnovabile, pag. 13 del 19/03/2010
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Criticità dei piccoli impianti alimentati a reflui zootecnici
L' attuale sistema di incentivazione favorisce la realizzazione di impianti di potenza inferiore a 300 kWe alimentati da sottoprodotti di origine biologica, tra cui gli effluenti zootecnici, ma per la particolarità dell' alimentazione questi impianti presentano esigenze tecnologiche superiori a quelli di potenza maggiore
L'Informatore Agrario n. 11 Supplemento Energia rinnovabile, pag. 16 del 20/03/2014
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Biogas, analisi della redditività al variare di taglia e dieta
In base alle nuove tariffe incentivanti e ai costi di gestione annuali di un impianto, il margine di libertà di spesa per l' approvvigionamento della biomassa si assottiglia. Gli impianti più redditizi sono quelli alimentati a sottoprodotti biologici di potenza tra 300 e 600 kW
L'Informatore Agrario n. 11 Supplemento Energia rinnovabile, pag. 17 del 21/03/2013
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Con trattamenti biologici o fisici la biomassa produce più biogas
Trattando la biomassa prima di immetterla nel digestore anaerobico con enzimi idrolitici si riesce ad aumentare la resa in biogas fino al 93% nel caso del letame. Anche attraverso la trinciatura si ottengono buoni risultati, con aumenti produttivi del 63% per la paglia di orzo. BIBLIOGRAFIA
L'Informatore Agrario n. 11 Supplemento Energia rinnovabile, pag. 19 del 19/03/2010
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Prove di raccolta di arundo trinciato fresco e affienato
Le prove svolte a Savigliano (Cuneo) hanno evidenziato che le macchine testate, progettate per lavorare su altre tipologie di coltivazioni, sono idonee anche alla produzione di trinciato di Arundo donax, sia da piante in piedi sia da piante precedentemente falciate e lasciate essiccare in andane, con rendimenti operativi che superano il 75%. Oltre il 70% del trinciato ottenuto è risultato di dimensioni comprese tra 3,5 e 12,5 mm, inferiori alle attese e non ottimali per un' eventuale essiccazione del prodotto prima della conversione energetica. Per ottenere un trinciato di qualità superiore sarà fondamentale lo sviluppo di macchine o gruppi trincianti prettamente dedicati alla raccolta della canna comune.
L'Informatore Agrario n. 11 Supplemento Energia rinnovabile, pag. 20 del 20/03/2014
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Quando da una stalla nasce 1 MW di potenza installata
Cooperativa Manerbiese di Offlaga (Brescia): 700 vacche, di cui 350 in lattazione, e 240 ha di terreno. Il 1° febbraio 2009 l' impianto di biogas, che può funzionare quasi 8.500 ore l' anno e produrre poco meno di 12.500 m3 di biogas al giorno, è partito a pieno regime. L' investimento verrà ammortizzato nell' arco di 6-7 anni
L'Informatore Agrario n. 11 Supplemento Energia rinnovabile, pag. 22 del 19/03/2010
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Essiccazione del digestato: una valida opportunità
La tecnica di essiccazione del digestato permette alle aziende che hanno già un impianto di biogas una facile gestione agronomica dello stesso (diminuizione della massa liquida, riduzione dell' ordine del 20-30% dell' azoto). Per i nuovi impianti l' essiccazione è una valida opzione per aumentare il rendimento energetico e usufruire dell' incentivo per la cogenerazione ad alto rendimento
L'Informatore Agrario n. 11 Supplemento Energia rinnovabile, pag. 23 del 21/03/2013
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