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Prima attuazione del Piano strategico per il turismo: agriturismo e turismo rurale assenti
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Sembra finalmente in arrivo il decreto (n. 72 del 30-1-2018, in attesa di pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale) dell’ex-ministro per il turismo, Dario Franceschini, riguardante il primo programma attuativo 2017-2018 del Piano strategico per il turismo 2017-2022, approvato a febbraio 2017. Il programma prevede 50 azioni, riferite a 4 macrotemi: grandi e nuove destinazioni; competitività, innovazione e digitalizzazione; marketing e brand Italia; organizzazione. Complessivamente, per questa prima fase di attuazione, sono immediatamente spendibili circa 600 milioni di euro. Purtroppo nessuna azione riguarda specificamente l’agriturismo, ma, sia pure indirettamente, contribuiscono, almeno allo sviluppo del turismo rurale, le azioni legate all’Anno del Cibo (2018), alla valorizzazione dei borghi, dei cammini, delle ciclovie, e alla strategia nazionale per le aree interne. Il contributo dell’azione pubblica al movimento agrituristico si conferma così sostanzialmente insignificante. C’è poca visibilità dell’offerta di settore nel sito web ufficiale del turismo italiano, www.italia.it, dove l’agriturismo è presentato nella sezione dedicata al turismo itinerante (?). Visibilità ancor più modesta tramite il sito ufficiale dell’agriturismo italiano, www.agriturismoitalia.gov.it, curato da Ismea per conto del Ministero delle politiche agricole, che raccoglie annualmente non più di 20.000 visite, la maggior parte delle quali si ferma alla prima pagina consultata. Non c’è infatti una mappa dell’Italia che aiuti, soprattutto gli stranieri, nella ricerca degli agriturismi, per avviare la quale si deve indicare la provincia e il comune. C’è anche una cervellotica ricerca per coltura, con scelta fra voci tipo «pascolo polifita» o «altre colture permanenti». Ove poi si arrivi alla scheda di presentazione di un agriturismo, non c’è un recapito telefonico e, in molti casi, neppure il collegamento al suo sito web.
Tratto dall’articolo pubblicato su L’Informatore Agrario n. 20/2018 a pag. 13
Arriva il piano strategico del turismo, ma con scarsa attenzione a quello «verde»
di G. Lo Surdo
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