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Jean Noel Thépaut, capo del Copernicus Climate Change Service dell'ECMWF (Centro europeo per le previsioni meteorologiche a medio termine), parla della frontiera dei dati climatici applicati all'agricoltura. Filmato a Bruxelles il 10 aprile 2018.

- La raccolta di dati climatici dal sistema satellitare Copernico è utile anche all'agricoltura europea?


- Sì, e il modo in cui li usiamo li rende ancora più utili. Oltre ai dati sul clima, proponiamo infatti degli indicatori specifici su questioni come la produzione di alimenti e la sicurezza degli approvvigionamenti.

Parliamo di informazioni utili sia a settori come quello del vino oppure sulla variazione dei cicli stagionali, che possono avere un impatto sui raccolti. Questa offerta 'su misura' per il settore rende ancora più importante l'uso di questi dati da parte della comunità degli agricoltori europei.

Nel futuro stiamo studiando come avere più dati grazie al nuovo satellite Sentinel 7 che sarà dedicato ad analizzare le emissioni di anidride carbonica di diretta responsabilità dell'uomo. E' un importante punto dell'agenda dell'accordo di Parigi e stiamo lavorando per realizzarlo.