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Residui chimici nel cibo: ottime notizie dai controlli
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Nessuna irregolarità nei baby food, nell’olio e nel vino, mentre nella frutta, negli ortaggi, nei cereali e negli altri prodotti analizzati i casi di contaminazione sono meno dell’1%. È il risultato dei controlli sugli agrofarmaci realizzati nel 2016 dal Ministero della salute, resi noti nei giorni scorsi.
I campioni analizzati per verificare l’eventuale presenza di residui di prodotti fitosanitari sono stati complessivamente 11.263. Di questi soltanto 92 hanno fatto riscontrare residui superiori ai limiti massimi consentiti dalla normativa vigente, con una percentuale di irregolarità pari allo 0,8%. Per quanto riguarda l’ortofrutta le irregolarità sono lo 0,9%, e calano allo 0,6% se si considerano solo i prodotti di origine italiana.
L’anno precedente i campioni con residui oltre i limiti di legge erano stati per l’ortofrutta l’1,4%, quindi nel 2016 c’è stato un miglioramento. La media europea delle irregolarità è dell’1,6%.
Scendendo più nel dettaglio si può osservare che, sempre nel caso dei prodotti ortofrutticoli regolari, i campioni privi di residui sono stati il 53,7% (40,4% per la frutta e 68,8 per gli ortaggi); quelli monoresiduo il 20,5% (23,2 e 17,4 rispettivamente) e quelli multiresiduo il 25,8% (36,4% sulla frutta e 13,8% sugli ortaggi).
Tratto dall’articolo pubblicato su L’Informatore Agrario n. 13/2018 a pag. 14
Residui chimici nel cibo: ottime notizie dai controlli
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