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A più di 25 anni dal commissariamento, deciso nel 1991 dal ministro Giovanni  Goria, la Federconsorzi continua ad agitare le acque della politica italiana. È di ieri la notizia che il Governo, tramite il viceministro dell’economia Enrico Morando, ha proposto un emendamento alla cosiddetta «manovrina»  che, con la cifra di 40 milioni di euro come partenza, istituisce il fondo presso l'Ismea per la ristrutturazione dei debiti contratti dai consorzi agrari in amministrazione ordinaria nei confronti del sistema creditizio.

Contro questa eventualità si è scatenato un uragano di polemiche che ha visto l’intero mondo agricolo, esclusa ovviamente la Coldiretti, chiedere a gran voce il ritiro dell’emendamento.

Oggi Morando ha dichiarato: «Prendo atto della richiesta di ritiro dell'emendamento su Federconsorzi dalla manovra bis, anche se si tratta di un atto di coraggio che viene dopo cinquanta anni di codardia. Ora – ha aggiunto Morando - si dovrà consultare con il Governo sul punto per prendere una decisione».