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Arnaud Petit, direttore del Copa-Cogeca, elenca i temi quali sono i temi prioritari per la sua organizzazione nel dibattito sulla nuova Pac. Filmato a Bruxelles il 20 gennaio 2017. 




- Il dibattito sulla politica agricola comune sta per ricominciare e nel giro di poche settimane la Commissione europea dovrebbe lanciare una consultazione pubblica sul tema. Quali sono gli elementi più importanti che il Copa e la Cogeca vorrebbero vedere associati alla Pac del futuro?

- Ci sono cinque grandi temi di cui discutere. Il primo è la conciliazione tra esigenze della produzione agricola e la questione ambientale e della biodiversità. La precedente riforma non ha risolto questo problema, ha anzi contribuito a esacerbare il conflitto tra le due dimensioni. Oggi bisognerebbe tenere conto del ruolo giocato dagli agricoltori nel mantenimento della sicurezza alimentare e riconciliare questo ruolo con il tema della biodiversità.

Un secondo elemento importante per noi è la semplificazione della Pac per gli agricoltori. Bisogna trovare misure più facili da applicare, più flessibili e che diano più responsabilità agli agricoltori.

Terza grande questione di cui discutere è il finanziamento delle misure. Veniamo da diversi anni di grande crisi e di mancanza di liquidità per molti settori, quindi si deve parlare di primo pilastro e pagamenti diretti, ma anche di nuove modalità di finanziamento, per esempio attraverso il piano Juncker per gli investimenti.

Il quarto elemento importante è la resilienza alla volatilità dei mercati: questo fenomeno è ormai di lunga durata e dobbiamo individuare gli strumenti più idonei per farvi fronte.

Infine, il quinto fattore che ci preme sottolineare è legato al grande dibattito in seno al gruppo di alto livello per la filiera alimentare, relativamente al ruolo che organizzazioni dei produttori e cooperative devono avere nella riorganizzazione delle filiere e delle attività di commercializzazione.

Discuteremo di queste cinque tematiche nella prossima riunione del nostro presidio, in programma il 9 febbraio, quindi sapremo dare i primi orientamenti politici per contribuire al dibattito sul futuro della Pac.