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Ricardo Cardoso, portavoce per la concorrenza della commissione europea, spiega il motivo e delinea gli elementi generali dell'indagine antitrust aperta sull'acquisizione di Syngenta da parte di ChemChina. Filmato a Bruxelles, 4 novembre 2016.

- La commissione europea ha iniziato un'indagine approfondita sull'acquisizione di Syngenta da parte di ChemChina. Di cosa si tratta?
 

- Le fusioni di società di grande scala in Europa devono essere approvate dalla commissione europea. Dopo la notifica, la commissione conduce una prima valutazione, cosiddetta di fase 1, in 25 giorni lavorativi. Se restano dubbi sul fatto che la transazione possa avere effetti negativi sulla concorrenza, comincia la fase 2, cioè l'indagine approfondita. Questo abbiamo fatto venerdì [28 ottobre 2016, ndr], quando è iniziata la fase 2 sulla fusione di ChemChina con Syngenta. Cerchiamo di capire se l'operazione possa avere un impatto sulla concorrenza nel mercato dei prodotti per la protezione delle colture, come erbicidi, fungicidi, insetticidi. In particolare, vogliamo essere sicuri che i prodotti Syngenta e quelli di Adama, controllata da ChemChina, non siano a rischio di sovrapposizione e che questa operazione non causi una riduzione della concorrenza, con conseguenze come l'aumento dei costi di produzione per gli agricoltori europei.

- Quanto durerà l'indagine?
- Secondo le regole abbiamo 90 giorni lavorativi, il che vuol dire che termineremo entro la metà di marzo. Ci possono essere motivi per ritardare di un po' la scadenza, ma generalmente parlando possiamo dire che l'indagine dovrebbe essere chiusa per la metà di marzo.