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Horacio Gonzàlez Alemàn è senior fellow di Farm-Europe, e parla del difficile rapporto tra scienza, media e decisione politica. Filmato a Bruxelles il 15 giugno 2016.


- Dalla xylella al glifosato e molti altri casi controversi, viene da domandarsi: la scienza appartiene alla sfera della decisione politica quando si parla di questioni agroalimentari?
 
- Sicuramente fa parte del processo decisionale. Ma bisogna tenere conto di due cose: la prima è che la scienza evolve sempre e non può mai dare certezze al 100%; la seconda è che la scienza va esaminata e dovrebbe essere sempre basata su prove. Tenere conto di questo è l'unico modo di arrivare a una regolamentazione migliore. I politici sono quelli che hanno la responsabilità di basarsi sulla scienza nelle loro decisioni perché tutta la popolazione possa beneficiarne. Dobbiamo prestare molta attenzione a ciò che si dice e a come lo si dice e su che tipo di scienza si basano le decisioni, perché il rischio è di avere effetti molto negativi.

- Secondo lei, perché la scienza non è più influente e attrattiva come nel passato? Moltissimi seminano dubbi sulla sua affidabilità…
 
- Forse perché la scienza della nutrizione è relativamente nuova e ed è in continuo cambiamento. Questo è davvero un grande problema. Non riusciamo più a distinguere tra scienza e opinione e questo non è un bene. Chi ci dice dove sta la ragione? Non abbiamo più fonti interne che possano rassicurarci su questo.