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Phil Hogan, "prematuro" parlare di un nuovo pacchetto di aiuti
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Phil Hogan, commissario europeo all'agricoltura, parla a margine del Consiglio tenuto il 17 maggio 2016 a Bruxelles. Gli argomenti sono un nuovo pacchetto di aiuti per i settori in difficoltà e il negoziato TTIP. Video elaborato a partire da materiale dell'Unione europea.
E' molto difficile andare a chiedere al commissario europeo al bilancio più soldi se il pacchetto di aiuti destinato agli Stati in settembre, al 30 aprile non è stato usato da 13 paesi. C'è tempo fino alla fine di giugno per applicare questo pacchetto, ma al momento 195 milioni di euro di aiuti devono essere ancora spesi. Trovo quindi prematuro parlare di nuovi fondi per il settore se le decisioni su cui ci si è già impegnati non sono state pienamente applicate.
Discuteremo ancora della crisi dei mercati alla fine di giugno, vedremo quali misure e idee i paesi membri proporranno. Il regolamento che innesca l'articolo 222 per la limitazione volontaria della produzione di latte, è stato adottato il 30 aprile. Per incentivare gli allevatori a ridurre l'offerta gli Stati possono usare i fondi europei che non hanno ancora usato oppure sfruttare l'opportunità di raddoppiare la soglia per gli aiuti di stato. Al momento non abbiamo ricevuta nessuna notifica in merito da parte dei governi, ma forse è troppo presto.
Sul TTIP: gli americani si sono concentrati molto sulla liberalizzazione del mercato e questo è comprensibile da parte loro. Ma dobbiamo discutere anche di altre questioni, come le barriere sanitarie e fitosanitarie, la cui rimozione faciliterebbe molto gli scambi tra Usa e Ue. Abbiamo inoltre ricevuto un'offerta modesta per la nostra carne di manzo e le restrizioni per pere e mele europee sono state eliminate ma la misura non sarà effettiva in tempo per il raccolto di quest'anno. Abbiamo una serie di questioni aperte sulle indicazioni geografiche e le denominazioni dei vini. Ci saremmo aspettati più disponibilità su questi punti dopo un anno di negoziati, invece al momento non vediamo ancora proposte sufficienti a chiudere davvero un accordo politico entro il 2016.
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