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Bruxelles: filo diretto
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Alan Matthews, la revisione a "medio-termine" della Pac

Alan Matthews, professore emerito di politiche agricole europee al Trinity College di Dublino parla della paventata revisione di "medio termine" (Mid-term Review) della riforma della Pac. Secondo Matthews potremmo aspettarci aggiustamenti nell'impianto della riforma ma nessuno stravolgimento. Filmato a Bruxelles il 13 Novembre 2015.



- La revisione di "medio termine" della politica agricola comune: ce n'è bisogno, è praticabile?
- Dobbiamo precisare che l'idea della revisione di medio termine appartiene più alla sfera della decisione politica che a un requisito stabilito dai regolamenti. Quando ha parlato di revisione di "medio termine" (mid-term review), il commissario Hogan ha fatto riferimento alla sua agenda per la semplificazione, che è un programma in corso e dipende dalla modifica di atti legislativi delegati alla Commissione. Vale a dire che non ci sarebbe bisogno di cambiare i regolamenti di base della riforma.

Senza dubbio, c'è molta insoddisfazione per la riforma del 2013. Dal punto di vista degli organismi pagatori è una regolamentazione molto complessa da gestire, gli agricoltori non hanno gradito l'imposizione di nuovi vincoli e le organizzazioni ambientaliste pensano che le risorse spese per il cosiddetto greening non stiano dando i risultati sperati in termini di tutela dell'ambiente. Anche se sono davvero in pochi a gradire questa riforma, dobbiamo aspettarci modifiche sostanziali a breve, in una revisione di medio termine? In realtà ci sono alcuni problemi logistici, il tempo è limitato prima delle prossime elezioni europee nel 2019, dopo le quali avremo un nuovo Parlamento e forse un nuovo Commissario. Ho la sensazione che ci saranno aggiustamenti minimi negli atti legislativi di base ma non modifiche sostanziali sul funzionamento della PAC.

D'altra parte gli Stati membri stanno ancora provando a "digerire" la complessità dei regolamenti dell'ultima riforma e vedo davvero poco "appetito" dal punto di vista politico a ricominciare. Lo stesso vale per gli agricoltori, che si troverebbero a dover cambiare ancora le regole dopo così poco tempo dall'ultima volta.
 

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