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Arnaud Petit (Copa-Cogeca), l'embargo russo un anno dopo

A un anno dall'inizio dell'embargo russo, il direttore del Copa-Cogeca Arnaud Petit fa il punto sull'impatto delle restrizioni alle importazioni decise da Mosca su diverse filiere europee.



- L'embargo russo un anno dopo. Quali le vostre valutazioni sull'impatto e le possibili soluzioni a sostegno delle imprese?

- La Russia era il primo sbocco per le nostre esportazioni agroalimentari, quindi l'impatto sul mercato europeo è stato sostanziale. La destabilizzazione è visibile nel settore lattiero-caseario e nell'ortofrutta, in cui i prezzi non sono ancora tornati ai valori pre-embargo e dove permane molta incertezza tra gli operatori. Un secondo punto di cui tener conto è l'impatto sui redditi degli agricoltori, che soprattutto nel settore delle carni suine e del latte stanno avendo problemi di liquidità.

Terzo elemento, che sarà determinante a medio e lungo termine, è trovare altri mercati e altri sbocchi. Ciò che esportavamo in Russia non possiamo portarlo in altri paesi terzi nello stesso modo, quindi si devono riorganizzare intere filiere. Per fare questo serve tempo ed è su questo che si stanno impegnando le rappresentanze agricole.

Molti paesi hanno barriere sanitarie e fitosanitarie che bisogna eliminare. Altri adottano misure anti-dumping in modo unilaterale. Abbiamo inoltre una politica di promozione che si concentra esclusivamente sui prodotti e potrebbe invece essere utilizzata anche come sostegno alle imprese per dialogare con le amministrazioni pubbliche di altri paesi su temi come i certificati sanitari.

Anche su questo si potrebbe avere un sostegno della commissione europea. Infine, serve attivare gli strumenti di gestione di mercato. Oggi il commissario [Hogan] ha ricordato le misure attive per ortofrutta e latte, ma a preoccupare è il settore delle carni suine. Abbiamo molto prodotto che sta per rientrare nel mercato dopo l'ammasso privato e trovare un nuovo sbocco commerciale è fondamentale. Sapendo che si tratta di prodotti ricchi di materia grassa il Copa-Cogeca ha proposto che vengano impiegati per la produzione di biodiesel. Questo sarebbe uno dei modi per trovare sbocchi e la commissione potrebbe sostenere la creazione di una nuova filiera.

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