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Nel 50esimo anniversario dalla fondazione della RICA (Rete di Informazione Contabile Agricola) Emmanuel Jacquin, funzionario della Commissione europea, spiega quali utilizzi si fanno oggi dello strumento nato agli albori della Politica Agricola Comune. Filmato a Bruxelles l'11 giugno 2015.



La Rete d'informazione contabile agricola (RICA) è stata un'intuizione fondamentale degli esordi della Pac, 50 anni fa, e resta uno strumento molto utile sia per le decisioni di politica agricola che per l'informazione degli agricoltori. La RICA è tuttora fondamentale quando si devono valutare le misure da adottare nelle riforme della Pac. Per esempio, nel corso dell'ultima riforma abbiamo usato abbondantemente i dati RICA per capire l'impatto potenziale di alcune decisioni, come il greening o l'aiuto accoppiato.

La RICA è anche un supporto per le scelte che gli Stati membri fanno nell'applicare la riforma, come l'attribuzione del sostegno accoppiato o il criterio di ripartizione degli aiuti. E' vero che oggi siamo abituati a parlare di dati in tempo reale, e quelli della RICA invece hanno un certo ritardo, dovuto al processo di raccolta e validazione che rende disponibili le osservazioni con uno o due anni di ritardo. Ma questo svantaggio è compensato dal fatto che i dati costituiscono una base di riferimento in grado di sostenere previsioni a breve termine e, grazie alla capacità di modellizzazione sviluppata dalla Commissione, anche nell'arco di 5-7 anni.

Questo consente di realizzare analisi "statiche", per esempio come gli aiuti vengono distribuiti agli agricoltori con una struttura aziendale costante, ma anche dinamiche, permettendoci di osservare l'evoluzione della struttura aziendale insieme a quella della Pac e dei mercati.