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I trattamenti erbicidi di post-emergenza si basano sull' impiego di miscele estemporanee in funzione della flora infestante presente o di prodotti ad ampio spettro d' azione (cross spectrum), di più semplice impiego, non richiedendo l' intervento del tecnico per la ricognizione della coltura. Vanno effettuati tra la fase di accestimento e l' inizio della levata allo scopo di interessare tutte le infestanti annuali nate, compresi i ricacci delle perennanti

Il diserbo di post-emergenza dei cereali a paglia resta strategico grazie all' ampia disponibilità di prodotti che consente di intervenire da inizio accestimento sino, in alcuni casi, allo stadio di botticella. Diverse sono le novità per il 2019 sia tra i cosiddetti prodotti «cross spectrum», che in un unico passaggio permettono di gestire tutte le malerbe, sia tra i dicotiledonicidi da usare in miscele estemporanee con altri prodotti

L' ampia disponibilità di prodotti fogliari per il controllo delle infestanti graminacee e dicotiledoni rende possibile il ricorso a trattamenti unici in post-emergenza. L' adozione di idonee misure agronomiche (rotazioni colturali, lavorazioni, ecc.) risulta però fondamentale per limitare la comparsa di popolazioni resistenti

 

Il progetto ha evidenziato il ruolo importante della sistemazione del terreno, come la baulatura, in quanto in grado di migliorare lo sgrondo delle acque riducendo fenomeni di asfissia. Promettenti e da confermare risultano poi l' impiego del portinnesto Z1 o l' uso di compost, inoculi microbici e zeoliti

La messa a punto di strategie di difesa che combinino l' uso di mezzi chimici con quelli fisici e biologico-agronomici, garantendo un razionale impiego dei prodotti disponibili e soprattutto la sostenibilità economica, è la strada che si intende perseguire tramite il progetto della Commissione Ue «Uso sostenibile dei fumiganti per il contenimento dei patogeni terricoli in orticoltura»

Con normali andamenti stagionali, le applicazioni di pre-emergenza assicurano una prolungata azione di contenimento delle infestanti annuali, limitandone gli effetti competitivi fin dai primi stadi di sviluppo del mais. L' impiego di miscele di più erbicidi a differente meccanismo d' azione consente inoltre di limitare la diffusione di specie di sostituzione e la comparsa di ecotipi resistenti

Monitorare le larve di nottue su spinacio da industria è utile non solo per rilevare dimensioni e andamenti stagionali delle loro popolazioni, ma anche per controllare la presenza dei parassitoidi delle larve, così da calibrare gli interventi in un' ottica di difesa integrata. BIBLIOGRAFIA

Palpita vitrealis e Dasineura oleae possono creare danni importanti nei giovani impianti e in particolare in oliveti intensivi e superintensivi. Il Progetto «Molito - Nuovi modelli olivicoli in Toscana» è finalizzato a trasferire ai produttori idonee metodologie di monitoraggio e di controllo e migliorare le conoscenze sulla loro dannosità. RIASSUNTO. ABSTRACT. BIBLIOGRAFIA

Anche se la raccolta dei dati è sospesa dal 2011, il Servizio di supporto alle decisioni per fenologia e maturazione (DSS) dell' olivo della Regione Toscana rappresenta un importante strumento per l' assistenza tecnica e le scelte degli olivicoltori. Infatti permette di ottimizzare le operazioni colturali, quali applicazione dei prodotti fitosanitari, eventuale intervento irriguo e momento della raccolta. I dati sono ancora disponibili su internet. BIBLIOGRAFIA

L' allelopatia potrebbe offrire grandi prospettive come strategia alternativa per la difesa delle infestanti. L' impiego di specie con potenziale allelopatico o dei loro residui vegetali rappresenta un metodo biologico per il controllo delle specie spontanee. BIBLIOGRAFIA

Gli interventi unici di post-emergenza, adottando miscele di graminicidi e dicotiledonicidi o prodotti ad ampio spettro (cross spectrum), hanno permesso di semplificare il controllo delle infestanti del grano. Risulta però fondamentale intervenire con malerbe non troppo sviluppate per ottimizzare il grado di efficacia anche in ottica antiresistenza

Testate 23 varietà di frumento duro e 20 di tenero - Anche nella scorsa annata il complesso della septoriosi, le ruggini bruna e gialla, e l' oidio sono state le principali patologie fungine rilevate sui frumenti coltivati in biologico. In questo articolo riportiamo la resistenza alle varie patologie delle più diffuse varietà di frumenti duri e teneri. BIBLIOGRAFIA

Nelle parcelle biofumigate con pellet di Brassica carinata la popolazione del nematode è stata ridotta a valori prossimi allo zero; l' impiego di Eruca sativa come pianta-trappola ha determinato il blocco del ciclo biologico del nematode e un' azione biofumigante al momento del sovescio. BIBLIOGRAFIA

Le applicazioni preventive, grazie all' ampia disponibilità di erbicidi con differenti meccanismi d' azione, permettono di contenere le malerbe più competitive (Amaranthus retroflexus, Chenopodium album, Abutilon theophrasti, Polygonum spp.), ridurre la diffusione delle specie di sostituzione (Acalypha virginica, Galinsoga spp., Bidens spp., Ammi majus, Ambrosia artemisifolia, Setaria spp.) e il rischio di comparsa delle più problematiche popolazioni resistenti (Echinochloa crus-galli e Amaranthus spp.)